
illustrazione di Antonio de Paolis
dal primo paragrafo padre
–
il chiodo è tratto
il chiodo è tratto
aspetta il legno
lo scalpello e la sgorbia
la falsa squadra
senza misure
padre
l’abbiamo creduto
schegge le mani
tra i denti
il pane s’allaga
di papaveri nel grano
«tutto ciò non è che l’inizio
delle sofferenze» (1)
popolo contro popolo
regno contro regno
ovunque carestie
pestilenze e terremoti
sorgeranno falsi messia
e falsi profeti
faranno grandi miracoli
e prodigi
da indurre in errore
anche gli eletti (2)
«non ci credete» –
non è mai stato un conto alla rovescia e mai lo sarà sempre sarà la rovescia del conto che è sempre stato –
«non passerà
questa generazione» (3)
schegge spezzettate
da ricongiungere a terra
«vigilate»
il chiodo è tratto
non resta che un mare di spine
da infilare nel cranio
«vigilate, dunque,
poiché non sapete
né il giorno né l’ora» (4)
il cielo e le falsità passeranno,
ma le mie parole non passeranno (5)
(1) La Bibbia, nuovissima versione dai testi originali, Ed. Paoline, Milano, 1991. Cit. Vangelo secondo Matteo 24, 8.
(2) Rif. libero, Mt 24, 24
(3) Cit. Mt 24, 34.
(4) Cit. Mt 25, 13.
(5) Cit. Mt 24, 35.
–
sinedrio
la luce
filtra dalle finestre
illumina
lo spazio vuoto
del sinedrio
il potere
non politica
ma paura
il trono è vuoto
le chiavi
incrociate a sigillo
chi vede
non vede
chi ricorda
non ricorda
chi crede
non crede
«il figlio dell’uomo
seduto alla destra della potenza
sparire sotto le nubi della terra» (1)
uno sputo sulla faccia
la bestemmia
io sono dio –
la vita eterna non è nel potere di dio il potere mio è nella vita terrena –
distruggerò
questo tempio non fatto
da mani d’uomo
in tre giorni
ne ricostruirò
un altro fatto
da mani d’uomo (2)
filtra la luce
su tutte le cose
l’abito bianco del caifa
non è mai è stato candido
«conviene che muoia il popolo per un solo uomo» (3)
(1) Rif. libero, Mc 14, 62.
(2) Rif. libero, Mc 14, 58.
(3) Rif. libero, Gv 18, 14.
–
la corona di spine
cola i tuoi morti
sudali ora
anche se il sangue
le dita scivola appena
colali ancora
con tutte le spine
cacciali a forza
dentro la carne
dentro nel petto
nel mezzo
tormento
picchia la testa
la folla si appende
tutta s’accalca
per piantare le spine (1)
sputami ancora
fa presto a vestire
il manto scarlatto
la festa regale
non dura una vita
bevi il tuo sangue
attendi rugiada
saluta anche tu
«il re dei plebei» –
recintati tutti attorno alle teste da corone di spine le spine delle corone recintano tutti dentro le teste –
cola il tuo sangue
e bevilo ora
dio è un assassino
tu figlio sei suo padre
nessuna corona
ti renderà
il tuo impero
già brucia
la corona del re
non ha più le spine.
(1) Incoronazione di spine, Tiziano (1542-1543), Musée du Louvre, Parigi.
–
http://www.zonacontemporanea.it/golgota.htm
Chiappanuvoli